GRAL

GReen And Long-lasting stone conservation products

La conservazione delle opere all’aperto continua a essere uno dei temi più problematici nell’ambito dei Beni Culturali perché interessa manufatti e siti molto diversi per collocazione, materiali impiegati ed epoca di realizzazione. In questi casi il degrado è il risultato dell’azione combinata di agenti diversi che interagiscono fra loro: un meccanismo di degrado diventa causa e amplificatore dell’insorgere di un altro. Questa è una delle ragioni per cui l’intervento di restauro si rende spesso un’operazione complessa.

Inoltre, spesso accade che nella prassi del restauro vengano impiegati materiali non idonei al rispetto della materia originaria e che al contatto con essa finiscono per concentrarvi l’azione dannosa dei processi suddetti: un esempio è dato dall’impiego di materiali del mondo dell’edilizia civile nel restauro architettonico.

Studiare e produrre materiali esplicitamente pensati per il restauro conservativo è strategico e in questo senso la ricerca di prodotti polifunzionali (ossia capaci di agire su più processi simultaneamente) rappresenta un approccio innovativo in grado di apportare significativi miglioramenti alla pratica del restauro nonché all’apertura di un nuovo mercato altamente specializzato di materiali.

Tra i diversi processi possibili, quelli che complessivamente vanno sotto il nome di biodeterioramento sono spesso trascurati anche in quanto poco conosciuti, soprattutto nel caso dei materiali lapidei.

Partendo dai risultati positivi dei passati progetti MAECI (Ecofriendly biocides) e SUPERARE (progetto Guppi di Ricerca 2018-20- Regione Lazio), l’obiettivo del progetto GRAL è quello di sviluppare nuovi prodotti multifunzionali per interventi conservativi su materiali lapidei di interesse storico-artistico. La doppia funzione che tali prodotti dovranno avere è quella consolidante e biocida. Per questo obiettivo verranno utilizzati coating di nanoparticelle, veicolanti diversi tipi di biocidi green con azione di rilascio prolungata nel tempo.

Tutte queste caratteristiche permetterebbero tempi operativi più contenuti, limitando inoltre fortemente la quantità di prodotti nocivi da utilizzare, con un evidente vantaggio per l’ambiente e per la salute degli operatori. Al tempo stesso questa tecnologia renderebbe possibile anche una riduzione dei costi delle operazioni di restauro, sia ottimizzando i tempi di applicazione sia diminuendo la quantità di materiali impiegati attraverso prodotti di maggiore efficacia sia ritardando i cicli di manutenzione e di ripetizione dei trattamenti.

OBIETTIVI

FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Programma Operativo regionale del Lazio, Programmazione 2014-2020,

Progetti Gruppi di Ricerca 2020 – protocollo GeCoWEB n. A0114-2017-14829, CUP F85F18000120007